venerdì 30 settembre 2011

ci sono punti del tuo corpo...

Ci sono punti del tuo corpo, come sul collo l’angolo incassato fra clavicola e mento
o fra le scapole che sanno di zolfo, dove se t’accarezzo fai le fusa come un gattino
una morbida e pigra donna-gatto, dal pelo folto e nero. Mi aggrappo al cerchio
del tuo orecchino quando, come un acrobata ormai avvezzo, mi calo giù nell’arena
dei nostri guai. Ma non abbiamo memoria più lunga
dei pomeriggi che passiamo al parco, alla stazione, nascosti fra i turisti. Oppure al bar
centellinando monete o contestandoci l’un l’altro per il turno sul conto del caffè.

lunedì 19 settembre 2011

breve dialogo colto

"Ehi scusami, non l'ho ancora finito!"
"Ma sono 80 pagine, lo leggi in un pomeriggio quello!"
"Eh, ma mi manca il tempo!"
"Ma sono sei mesi che ce l'hai! Ma poi non ho capito, ti piace leggere sì o no?"
"Ah sì leggere mi piace un sacco! è che mi manca il tempo!"
"E la musica ti piace?"
"Un sacco! La ascolto sempre!"
"Ah bello! Che cosa ascolti? Che ti piace?"
"Mah, così, un pò di tutto!"
"Cavolo, dai! come funziona? Cioè, la compri al chilo o aspetti le offerte speciali?"

sabato 17 settembre 2011

al mio gatto, matisse



Tu gatto beato
che divori senza fiato
il tuo caviale.
Tu matto criminale
che affondi le tue unghie
nel ginocchio.
Tu brutto finocchio
che pretendi la mattina
di dormirmi a fianco.

mercoledì 14 settembre 2011

amanti del jazz

Ogni volta che vedo la foto di quei giovani negri
amanti del jazz e morti prematuri in b/n
che vanno in giro fieri e pieni di droga
e testosterone soffiando nei loro strumenti
e penso alle giovani vite immolate dal ghetto
e ai loro volti invecchiati e ascolto Mingus e Monk
e mangio qui la mia pesca dolce e ti scrivo
– se davvero penso a te! – chiedendo
ma dov’è mai Leningrado? – e ascolto l’assolo di Dolphy
librarsi – su questa morte continua! –
e il colombaccio là fuori così bravo a imitare
la cornacchia che annuncia cra cra
la luce del giorno è vicina attento o presto cra cra
non c’è più ombra abbastanza per nasconderci tutti!
allora forse cra cra
ma se corri veloce e ti metti al riparo cra cra
con del buon jazz nelle orecchie infuocate
allora forse cra cra
allora forse
noi

sabato 3 settembre 2011

perchè l'amore se ne va?

L’amore ha una sua vita come i gatti
nasce cresce e s’arrampica sui tetti
se va bene ha sette vite dalla sua
talvolta cade e si frattura una zampina.

Se ne va quando una casa gli va stretta
perché da solo l’ossigeno non basta
e cosa ne rimane ora si secca
come una macchia di sangue contro il muro.