mercoledì 7 novembre 2012

strano come il corpo assuma propria vita...

Strano come il corpo assuma propria vita
e si muova lentamente contro l’io
si sbricioli in pezzetti e come mine vaganti
si sparpagli a colpirsi a
autodistruggersi pian piano
attraverso le fessure i nascondigli
le zone franche o di pudore
sgherro del tempo o di un caso
feroce intriso di dolore.

4 commenti:

albafucens ha detto...

un bellissimo scritto
intenso e delicato... al contempo

il corpo spesso ha vita propria, a volte si impone, prepotentemente, forse, chissà... ri-chiede attenzione, cerca di vivere nel suo piccolo, oppure ricucire gli strappi del tempo, che la mente, spesso gli nega.

albafucens ha detto...

... chiedo scusa, non avevo letto il precedente post, ho letto i tag, ma non avevo capito... pensavo si parlasse del difficle mestiere di vivere

lillo ha detto...

beh è bello che una poesia possa assumere più significati oltre l'eslerienza stessa dell'autore. significa che è una buona poesia che può parlare a più persone di più cose. sono contento :)

albafucens ha detto...

sì è una buona poesia :)