sabato 11 maggio 2013

possesso

C’è una ragazza che ha deciso di cancellare ogni parte di sé dalla mia vita.
Così, per eliminare ogni traccia, mi dice di distruggere tutto, ogni poesia o dedica, ogni foto che le ho fatto. Lei stessa ha già provveduto, senza nemmeno informarmi, a regalare in giro i miei regali. Sei troppo legato alle cose, mi dice.
Le dico di no, non voglio distruggere nulla, sono mie creazioni. Lei allora mi nega il permesso di usare qualsiasi foto contenga la sua immagine e chiude la conversazione con un grazie. Ma la domanda resta a lungo nell’aria. Di chi è quell’immagine fotografata?
È sua perché la rappresenta? E dunque la foto di una strada o di un gatto o di un mazzo di fiori è proprio della strada o del gatto o dei fiori? E non mia che ho fissato il momento, l’incastro perfetto di luce e sentimento?
Quell’immagine è anche mia, penso. Ma spiegarle che per me, nel suo essere perfetta e bidimensionale, la fotografia livella tutto, ogni moto del cuore, ogni storia allo stesso linguaggio, risulta già più complicato.

9 commenti:

amanda ha detto...

per la legge l'immagine è sua
per il modo speciale di cogliere la sua bellezza tua;
tienile da parte verrà un giorno in cui rimpiangerà di aver voluto che tu le distruggessi, sa che sapevi catturare la sua bellezza (che forse era legata anche a ciò che vi legava in quei momenti) ed anche un pezzo della sua anima e teme di sentirsi nuda

lillo ha detto...

mah la legge della profondità in questi casi (emotiva, di sensibilità o comprensione, o di semplice rancore) in questi casi è una vera incognità.

amanda ha detto...

con l'accento sulla A :D

lillo ha detto...

ahahah, vedi :D

albafucens ha detto...

Mi riesce difficile comprendere una richiesta così, sarà che io tendo a "custodire", a fare nido, sempre, comunque, perché anche laddove l'intesa, l'affinità che ha unito due persone viene meno, quel che c'è stato, le emozioni, sensazioni vissute, comunque ci appartengono, ci accompagnano, rimangono, anche se andiamo avanti, rappresentano il nostro vissuto e ci rendono ciò che siamo

giardigno65 ha detto...

la tua parte è quella più difficile da togliere...

Carlo ha detto...

Visto che stai in "via del sopracciglio destro" ("con rispetto parlando", aggiungo), forse lei usa sovrapporre una faccia a quella di chissà chi altro... per cui è logica conseguenza la rivendicazione di proprietà.

Carlo ha detto...

Non che mi veda d'accordo, sia chiaro...

marian. ha detto...

le storie appena finite si atteggiano a rivendicazioni assurde. Se la tipa non vuole che tu conservi sue immagini faceva a meno di farsi fotografare. L'immagine è tua e basta; nascondila da qualche parte, in una scatola di egoismo bieco; quando verrà a reclamarla che si metta pure a cercarla...