martedì 21 maggio 2013

quando muore un poeta

tutto di lui si fa corpo nei versi
ogni amore
ogni sospiro o malanno
ogni dubbio o illuminante passione
ogni malumore
ogni voce o quell’unico grande sorriso
il suo braccio armato di penna
lo stesso suo viso immaginato
il riflesso di chi lo ha fissato
e toccato nel buio profondo del cuore
nel suo corpo-poesia
negli anni forgiato a piccoli morsi
del mondo
il suo corpo che tutto ha mangiato
ogni briciola lasciata nel bosco
a salvarla.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Riposare nella perfezione è il sogno di chi s' affaccia per giungere all' eccellenza; e il nulla non è una forma della perfezione?"

"Passarono alcuni minuti prima che qualcuno accorresse in aiuto del poeta che s' era accasciato su un fianco. Lo portarono in camera sua. E il giorno stesso il mondo apprese con reverente commozione la notizia della sua morte."

La morte a Venezia


Francesca

Bella.