mercoledì 5 marzo 2014

albergo

Il nostro albergo ha tre stanze
dove a turno passa il cameriere
per aprirle e liberare il cuore.

Ci si incontra durante l’ora d’aria
in giardino o sul balcone sognando
ancor prima del sonno solitario.

Dormiamo a lungo estranei al nostro letto
avventurosi ottocenteschi fermi qui
da secoli o persi nel gran tour

dei sentimenti alla ricerca dell’altro.
E quelli che a volte crediamo
appuntamenti mancati non sono

che lo scorrere sghembo del tempo
che confonde gli orari del rientro
col cielo che ci unisca ancora un poco

io te e noi due.

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