lunedì 25 maggio 2015

la livella

Fra le tante fortune che mi dà l'avere quasi 40 anni c'è il fatto di aver assistito al fenomeno della riscoperta di Piero Ciampi che vent'anni fa, giuro, no lo sapeva quasi nessuno chi fosse (solo Zucchero che gli fregava i versi), e procurarsi la sua musica era difficile, molte cose non si trovavano proprio, mentre oggi, vedo con gioia, viene citato, linkato, rispettato come nemmeno in vita. Spero che presto succeda anche al povero Enzo Jannacci, molto più ignorato di ciò che sembra dalle celebrazioni ufficiali, tanto che buona parte della sua discografia (nonostate gli omaggi vari di Fazio) resta irrintracciabile, mai riversata in digitale. Eppure i tempi sono strani e la morte tende a livellare ogni cosa, come bene osservava Totò. Lucio Dalla, ad esempio, che quand'ero ragazzo non era più che una cosuccia commerciale, adesso è una sorta di bardo immortale del cuore. Mentre all'opposto, mi pare ci sia stato un ridimensionamento di Fabrizio De Andrè che in vita era intoccabile, il massimo genio possibile della canzone italiana, e ora il tempo lo rende un pochino più distante e anche un pochino più umano. Aspetto dunque di sapere che sarà dell'ottimo Battiato, che tutti amano, meno che io.

4 commenti:

amanda ha detto...

lunga vita a Franco Battiato!

marian. ha detto...

si vocifera che sia un'uomo piuttosto antipatico, quanto alla musica...ogni scarrafone è bello a' mamma soi, nel senso che ogni artista ha il suo pubblico e non è che uno determina la legge della musica universale. le tristissime mode artistiche pescano a strascico purtroppo nel mare della stragrande maggioranza di pubblico poco educato all'arte (che non è una colpa,nè un difetto)

Anonimo ha detto...

Non mi sembra che De Andrè sia ridimensionato. Ogni anno vedo una nuova pubblicazione editoriale. Sul sito "viadelcampo" si possono leggere tutti gli avvenimenti che si tengono su De Andrè; per Jannacci bisogna girare nei mercati dell'antiquariato per trovare i dischi. la casa discografica Ala Bianca (quella del club Tenco) sta facendo uno sforzo nella pubblicazione della sua discografia. Lucio Dalla è stato molto più seguito negli anni 70-80 che dopo la morte.

Mike

lillo ha detto...

beh ma non è verità assoluta quello che scrivo, è la mia percezione di certe cose in base alla mia esperienza e a quella dei miei amici. dalla quand'ero ragazzo era commerciale, e de andrè era gesù. ora de andrè è de andrè, e dalla è quello buono degli anni '70.