lunedì 11 gennaio 2016

stella nera/ buco nero

Devo essere sincero, nell'ultima settimana mi sono successe queste due cose a loro modo traumatiche: 1) mi hanno inserito su Fb in un gruppo segreto del mio vecchio liceo attraverso cui mi bombardano quotidianamente di vecchie foto dei primi anni '90 con dentro persone di cui non mi ricordo più nemmeno il nome ma che continuano a scrivere che quelli sono stati i migliori anni della loro vita (e non riesco a immaginare cosa deve essere stata la loro vita nei vent'anni successivi per dire una cosa così assurda) e 2) è morto David Bowie che proprio in quegli anni ho cominciato ad ascoltare (lui e Lou Reed) e da allora, fra alti e bassi, non ho più smesso. E devo dire che, se dovessi indicare qual è l'evento più traumatico dei due, direi che è l'inserimento nel gruppo segreto, mi mette un disagio addosso che Bowie manco per sogno ci è mai riuscito. Con la differenza che Bowie, morto, ha ancora tempo per rimediare, ha tutta la mia vita che si aggiunge alla sua per continuare a lanciarmi messaggi dalla stella nera che si è scelto come casa (quasi fosse un Piccolo principe versione dark); il gruppo del liceo, anche continuando a postare foto di jeans a vita alta e belle frasi un po' melense, è qualcosa di talmente perduto e lontano nello spazio/tempo che può solo finire com'è cominciato, in un buco nero della memoria.

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