lunedì 22 maggio 2017

enigma

Sgranavano come fili di perle
le note incise nella tua schiena
ed emerse dalla notte nella stanza
per riavvolgere il tempo sulla pelle.

Le contavo una per una e poi
perdevo il conto se mi agitavo
nel tuo sguardo che più mi ricercava
e più (nella sua luce di miope)

mi rispecchiava a fondo.
Perduto nell’enigma del tuo sì.

1 commento:

amanda ha detto...

Mi sa che prima o poi ruberò